Sostituto ufficiale Candido Daniele (Kandidus) Graiff
Landsturm-Kompagnie 162/9
Candido Daniele Graiff, figlio di Adamo Gregorio Giuseppe e Rosati Giuseppa nato a Romeno – Trento il 13/07/1877, morto a Matrei – Austria il 24/12/1931.
“DAL LIBRO D’ONORE DEI NOSTRI SOLDATI AL FRONTE Esercito Austro Ungarico”
Era il 12 giugno 1916 nelle Dolomiti di Cortina d’Ampezzo sulla Croda dell’Ancona. Verso mezzogiorno, dopo un fuoco preparativo d’artiglieria micidiale gli Italiani si erano infiltrati nella postazione e l’avevano occupata. Allora la Landsturmkompagnie 162/2 ricevé l’ordine di riprendersi la Croda e costringere l’avversario alla ritirata. Ciò riuscì dopo un’attacco intrapreso da cento uomini. Siccome la postazione era di grande valore per il nemico, si era certi della sua resistenza. Per poter resistere ad altri eventuali attacchi, il sostituto ufficiale Candido Daniele (Kandidus) Graiff prese misure adeguate.
Il 13 giugno di mattina presto, l’artiglieria nemica aprì nuovamente un fuoco violento per due ore senza interruzioni.
Graiff riunì la sua compagnia e scalò una parete esposta, dalla quale poteva avere una buona vista sulla zona dell’attacco, una conca. Arrivato in cima, vide che il nemico si trovava ormai davanti al reticolato e poteva procedere all’attacco in ogni momento. L’assalto di sorpresa avrebbe potuto avere delle gravissime conseguenze. Graiff però riuscì ad avvertire i suoi uomini con un breve messaggio e a preparare le misure necessarie. In questo momento fu preparato il fuoco d’artiglieria e gli Italiani si avvicinarono. I fucili che Graiff aveva montati sulla parete, provocarono gravi perdite nelle file del nemico. Ma l’esercito Italiano non si arrese così facilmente. Gli attacchi si ripeterono fintanto che l’esercito Italiano non fu battuto definitivamente.
Tutto ciò fu possibile al coraggio del sostituto ufficiale Graiff Candido Daniele (Kandidus) e del suo valoroso gruppo.
Candido Daniele (Kandidus) Graiff fu ricompensato con la Medaglia d’Oro.
Traduzione di Franziska Hack di “AUS DEM EHRENBUCH UNSERER FRONTSOLDATEN – Kaiserliche und Königliche Armee”