Chiesa Parrocchiale S. Maria Assunta

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La chiesa parrocchiale di Romeno è intitolata a S. Maria Assunta. I primi documenti che la ricordano, datati al 1265 e al 1272, la indicano già come pieve dedicata a Maria. Romeno fu quasi certamente in epoca medievale uno dei luoghi più importanti dell’Alta Valle di Non. Nel 1537 i visitatori imposero che la sacrestia, allestita all’epoca nel campanile, venisse spostata in un luogo più consono. Nel 1579 aveva tre altari, il maggiore dedicato alla Madonna, quello di destra ai santi Fabiano e Sebastiano (ex-voto del Comune), quello di sinistra a S. Caterina, eretto dal notaio Leonardo Perizalli, successivamente arso come stregone. Nel 1600 fu aggiunto un quarto altare dedicato al Rosario, eretto dalla confraternita dedita a quel culto. Nel 1695 i visitatori vescovili imposero la cancellazione degli affreschi e la rimozione di un’icona dall’altare maggiore. Nel 1752 fu inserita la Via Crucis dipinta da Mattia Lampi, padre del più famoso Giovanni Battista. Nel 1766 la chiesa versava in uno stato deplorevole ed era insufficiente per la popolazione. Fu allora demolita e ricostruita in stile barocco, nelle forme che attualmente vediamo. I lavori durarono dal 1773 al 1786: della chiesa precedente si conservò soltanto il campanile romanico.  Nel 1929 fu elevata all’ordine di arcipretura. Durante la prima guerra mondiale tre delle quattro campane furono requisite; restò solo quella dedicata nel 1632 come ex voto dopo una pestilenza. Diversi lavori di restauro vennero effettuati nel corso del ‘900, fino alla radicale ristrutturazione degli anni 2005-2006.
La facciata presenta un elegante portale settecentesco di gusto barocco in cui sono inseriti due battenti lignei scolpiti a rilievo dallo scultore Virginio Francisci nel 1940. L’interno è a navata unica con ai lati quattro altari marmorei, due dei quali risalenti al XIX secolo, gli altri due al XVII secolo (opera giovanile dei fratelli Giovanni e Federico Merlo e provenienti dalla chiesa dei domenicani di Bolzano). La volta del presbiterio è affrescata con l’incoronazione di Maria e, nelle vele angolari, i quattro Dottori della Chiesa Latina, opera giovanile di Giovanni Battista Lampi. Ma è sicuramente la monumentale pala che campeggia alle spalle dell’altar maggiore l’opera più importante e famosa custodita nella parrocchiale. Realizzata dall’ormai anziano Giovanni Battista Lampi in collaborazione con il figlio Giovanni Battista junior, fu donata dall’artista alla comunità di Romeno nel 1825. La pala, uno dei capolavori della pittura sacra dell’Ottocento, raffigura l’ascensione di Maria al cielo con gli apostoli (in basso) e gli angeli.

Come le altre due chiese di Romeno, anche la Parrocchiale conserva tracce di età romana. Murate presso le porte laterali della navata si distinguono due iscrizioni sacre risalenti all’età imperiale. Presso la porta meridionale è conservata l’iscrizione al dio Saturno dedicata da esponenti di alcune famiglie dell’epoca tra cui i Lumennoni; presso la porta settentrionale è murata invece la dedica ad un altrimenti ignoto dio Cavavio come scioglimento di un voto.

Denis Francisci – maggio 2016